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Tuesday 15 July 2014

Pietre preziose e magiche



Uno degli aspetti più fascinosi nella mentalità medievale è il valore magico che veniva attribuito ai gioielli, specialmente quelli muniti di pietre preziose; non apparteneva alla cultura popolare e non era una superstizione da gente ignorante, bensì il fulcro di una disciplina che venga insegnata sulle cattedre universitarie.

L'uomo era ritenuto un microcosmo, ovvero conteneva in piccolo tutti gli elementi e gli schemi costruttivi presenti nell'universo; di conseguenza i minerali, come del resto anche i corpi celesti, erano capaci di interferire con la sua salute. 

Il celebre libro noto come Picatrix, uno dei testi fondamentali per l'astrologia e la magia del medioevo, stabilisce un legame preciso fra le pietre e i pianeti, e fra di essi e precisi effetti che si volevano produrre sul corpo umano.

Una gran parte delle ricette che ci sono giunte dal medioevo riguardavano i rapporti fra le persone, talvolta fatture per uccidere o danneggiare qualcuno, più spesso però si trattava di preparati volti a ottenere i favori sessuali o i sentimenti di una persona che si mostrava indifferente.

Ecco ad esempio che cosa prescrive Picatrix per comporre un potente amuleto capace di procurare ad un uomo l'amore delle donne:

Se dalle forme di Venere inciderai su una pietra di lapislazzuli l'immagine di una fanciulla nuda che porta una catena legata intorno al collo, e un uomo dinanzi a lei, e un bambino dietro di lei che brandisce una piccola spada, e se farai tutto questo nell'ora di Venere, chi porterà questo amuleto con sé sarà amato dalle donne, e farà ciò che vorrà. 


(Si ex formis Veneris formam puelle nude feceris, in eius collo cathenam circa eam tenentis, et iuxta eam hominem habentis, retro vero formam pueri parvi ensem elevantis, in hora Veneris, in lapide lazuli, qui hanc ymaginem secum portaverit a mulieribus diligetur et quod voluerit faciet). 

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