Archivio Contenuti

Sunday 22 June 2014

Prologo





Arduo da vedere il Lato Oscuro è.
(Jedi Master Yoda, The Empire Strikes Back)




I

l primo Uomo che calpestò la terra ebbe nome Vita Mortale, ed era fatto a somiglianza dell’universo.
Risplendente come il Sole, di larghezza pari all’altezza, Vita Mortale aveva quale pelle il Cielo, per carne la Terra, le montagne per ossa, per vene i fiumi. 
La sua testa giungeva al più alto dei cieli, i suoi occhi erano il Sole e la Luna, le sue narici la brezza del Paradiso, al quale dà accesso la bocca. 

La scienza dei corpi celesti venne da Babilonia, nel corso ininterrotto delle ère si mischiò alla Fortuna dei gentili e alla Sapienza dei cristiani. Poi Roma cadde, e con essa il mondo intero; gli uomini tornarono a curvare la fronte verso terra come brute bestie, e smisero di guardare in alto sopra di loro. Per quasi mille anni la tenebra dell’ignoranza oscurò il discernimento dei cieli. Fin quando, venuto il tempo dei Saggi, nuovamente da Oriente apparve fulgida la Scienza che scruta i Decreti delle Stelle.
Io sono Aleph, Mem e Taw. Dall’anima di queste lettere prende corpo Ameth, la Verità. Sole e Luna, Terra ed Acqua, Luce e Tenebra, il tutto in una sola cosa. Come Dio, il quale è Uno, Maschio e Femmina assieme, la Destra e la Sinistra, l’Oriente e l’Occidente, coincidenza degli opposti, e nessuna cosa in sé soltanto.
Questo sapere fu rivelato agli uomini per loro vantaggio: affinché, avvisati per tempo, s’incamminassero sui sentieri della conversione. Ma ingegni disonesti, bramosi di spingersi oltre il lecito, volsero l’intelletto verso la scienza apocrifa. Contemplarono con oscura intenzione i segreti iscritti nelle pagine eterne dell’universo, per impadronirsi del destino altrui, e così guidarlo mediante la prescienza del futuro.
Per questo, l’astrologo usi prudenza.[1]


[1] Questo monito è scritto a lettere ricamate sul mantello dell’imperatore Enrico II (anno 1015 circa), custodito nel tesoro della cattedrale di Bamberga, completamente pieno di immagini a ricamo raffiguranti le costellazioni intorno al Cristo in maestà. La figura di Vita Mortale è ritratta in un antico mito iranico sull’origine della Creazione, dal quale nacque l’idea diffusa nel medioevo che l’uomo fosse un microcosmo, ovvero contenesse in sé tutte le parti dell’universo (macrocosmo) e le membra del suo corpo fossero ad esse collegate.
Tutti i fatti e i personaggi storici presenti nel questo testo, con rarissime eccezioni, sono reali e, ogni volta che è stato possibile, dicono esattamente quanto le fonti ci tramandano circa le loro affermazioni. Nella sua interezza, la saga vorrebbe illustrare in modo fedele e completo la civiltà europea nel tardo medioevo. I lettori troveranno spiegazioni, brani tratti dalle fonti e notizie storiche seguendo il blog dell’autrice (www.respicearcanum.blogspot.it).

No comments:

Post a Comment