Arnaldo il Catalano

Arnaldo da Villanova detto il Catalano, fu un celebre medico nato verso il 1235 nel Regno di Aragona, che insegnò nelle più prestigiose università del tempo fra cui Montpellier e la Scuola Medica di Salerno. 

Era ritenuto un medico di eccezionale talento, e secondo alcuni, compiva anche esperimenti di alchimia. Conosceva l'ebraico, fra le altre lingue antiche, che solo pochissimi in Europa potevano decifrare. 

Scrisse molti trattati di medicina e di chirurgia, ma gli viene anche attribuito il libro intitolato Rosario dei Filosofi (Rosarium philosophorum), nel quale si tramanda l'Arte Regia, ovvero il procedimento per tramutare in oro il piombo e la materia vile. 

L'attribuzione ad Arnaldo è incerta, tuttavia documenti originali del primo Trecento affermano che il Catalano riuscì ad operare la trasmutazione dell'oro dinanzi ai cardinali del Sacro Collegio, e che permise loro di mettere alla prova con diverse sostanze l'oro da lui prodotto. 

Papa Bonifacio VIII lo tenne al suo servizio per diverso tempo, e il Catalano lo guarì da varie malattie come un doloroso calcolo renale.

Arnaldo possedeva una metodologia di lavoro assolutamente all'avanguardia per i suoi tempi: ad esempio, nel suo trattato Parabole medicationis ("Insegnamenti per la medicazione") raccomanda di pulire con aqua ardens (acquavite) non solo le mani prima di medicare un ferito, ma anche la ferita stessa, i ferri chirurgici, il filo di seta e l'ago con cui si praticavano le suture.

In sostanza, aveva intuito e praticava il principio della disinfezione con cinque secoli di anticipo rispetto all'uso comune.