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Saturday 26 July 2014

Perché Arnaldo da Villanova fu perseguitato?



Resta difficile comprendere come mai le autorità religiose di Parigi si accanissero contro il Catalano per via di quel trattato sulla venuta dell’Anticristo.

Era infatti comune, nel medioevo, trovare di questi scritti dal carattere apocalittico, che cioè preconizzavano la fine dei tempi: le Profezie di Malachia, alcune opere  di Gioacchino da Fiore o anche il meno noto Libro delle immagini dei papi sono solo alcuni esempi. 

Le strade e le piazze delle città erano percorse da predicatori raminghi che annunciavano la fine del mondo, e nessuno si dava troppo disturbo per loro; al contrario, si riteneva che per gli uomini fossero vantaggiosi simili idee, perché il pensiero di dover presto rispondere a Dio per i propri peccati potesse ispirare il desiderio della conversione e della penitenza.

Eppure, Arnaldo il Catalano fu gettato in prigione per il suo "Trattato sulla venuta dell'Anticristo", un'opera che, vagliata in seguito dalla Santa Sede, non rivelò di contenere nessuna idea eretica.

Dietro suggerimento di personaggi francesi importanti, fra i quali sorprendentemente troviamo Guglielmo Nogaret (allora solo un avvocato di grido vicino all’ambiente di corte), il Catalano chiese di appellarsi al papa:

Desidero in effetti sottoporre la mia opera sulla venuta dell’Anticristo all’esame e al giudizio della Sede Apostolica, e mi pongo sin da ora sotto la sua protezione.

(da A. Paravicini Bagliani, Bonifacio VIII, Torino, Einaudi, 2003)

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