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Monday 21 July 2014

La Lingua silenziosa di Dio


Secondo la mistica ebraica, la lingua originaria degli uomini, quella cioè che veniva parlata nel Paradiso terrestre prima del peccato, possedeva ancora un carattere sacro: aveva un legame immediato e diretto con l'essenza delle cose che voleva esprimere. 

In qualche modo, dentro di essa risuonava ancora l'eco del linguaggio divino, quello del Creatore. 

Alcuni cabalisti pensavano che la lingua originaria, cioè l'ebraico, fosse del tutto priva di concetti profani, poiché non era stata concepita per un uso profano. 

Nello Zohar, uno dei maggiori trattati della mistica ebraica, si parla di questa "voce silenziosa" che in certi particolari casi può diventare udibile. 

I suoni primordiali inarticolati che vengono emessi dal corno di ariete che era suonato ritualmente durante la festa del Capodanno, lo shofar, si ritenevano contenere virtualmente tutte le espressioni della lingua sacra, ed erano pensate come la voce della Creazione. 

Per questo motivo, secondo alcuni maestri la voce dello shofar conteneva in sé tutte le preghiere per il nuovo anno che viene.

(Da G. Sholem, Il Nome di Dio e la teoria cabbalistica del linguaggio, Milano 2005)

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